Una delle domande che ci pongono più spesso i nostri clienti è: come si deve lavare correttamente il karategi? Quali accorgimenti bisogna seguire per mantenerlo in perfetto stato e farlo durare il più a lungo possibile? In questo articolo cerchiamo di rispondere a queste domande.
Ogni karateka deve prendersi cura della propria immagine, e questo include anche la pulizia e la cura del proprio karategi. È un gesto di rispetto verso sé stessi, ma anche verso il dojo e gli altri praticanti.
I karategi sono realizzati in tessuti naturali e seguire le istruzioni ufficiali di lavaggio è fondamentale. Solo così si evitano restringimenti, deterioramenti precoci del tessuto o una riduzione della durata del prodotto.
Trucchi per lavare il tuo karategi
L’uso frequente del karategi, l’intensità degli allenamenti o delle competizioni, o la comparsa di macchie possono spingerci a cercare soluzioni alternative per il lavaggio, senza però danneggiare il tessuto.
Per questo motivo, abbiamo diviso questo articolo in due sezioni: (I) Le istruzioni ufficiali che consigliamo da Hajime Karate. (II) I consigli pratici dei nostri clienti, per mantenere il karategi impeccabile più a lungo.
(I) Istruzioni ufficiali per lavare il tuo karategi:
- Lavare con programma delicato a massimo 30°C, temperature più alte possono causare restringimento.
- Non usare candeggina né sbiancanti, che potrebbero danneggiare il tessuto.
- Sconsigliato l’uso dell’asciugatrice.
- Stirare senza vapore, a massimo 110°C.
- Non lavare karategi neri o cinture colorate insieme ad altri capi per evitare che stingano.
- Non asciugare al sole: meglio all’ombra per evitare l’ingiallimento.
(II) I consigli dei nostri clienti!
Ogni karateka ha la sua tecnica. Abbiamo chiesto ad alcuni dei nostri migliori clienti di condividere i loro metodi e trucchi personali. Ecco cosa ci hanno raccontato:
María, da Madrid
- Ammorbidente? No.
- Temperatura? 40°C.
- Programma? Corto, 45 minuti.
- Sbiancante o candeggina? No.
- Lo stendi su una gruccia? Sì.
- Lo stiri da umido? No.
- Quante volte lo lavi a settimana? Una volta.
- Età del karategi? Due anni.
- Come rimuovi le macchie di sudore (collo, fianchi…)? Uso del detersivo per i piatti prima del lavaggio.
Paula, da Barcellona
- Ammorbidente? Sì, bianco.
- Temperatura? 30°C.
- Programma? Circa un’ora.
- Sbiancante o candeggina? Solo sbiancante, niente candeggina.
- Lo stendi su gruccia? No, solo all’ombra.
- Lo stiri da umido? No, completamente asciutto.
- Frequenza di lavaggio? Tre volte a settimana.
- Età del karategi? Un anno e mezzo.
- Come rimuovi le macchie? Uso Ariel liquido: elimina tutto.
Víctor, da Siviglia
- Ammorbidente? No.
- Temperatura? 40°C.
- Programma? Circa un’ora.
- Sbiancante o candeggina? Sì sbiancante, no candeggina.
- Steso su gruccia? No, piegato.
- Stiro da umido? No, asciutto.
- Frequenza di lavaggio? Il karategi da gara: solo dopo la competizione. Quello da allenamento: 2–3 volte a settimana.
- Età dei karategi? Quello da gara: 1 anno e mezzo. Quello da allenamento: 3 anni.
- Come elimini le macchie? Spruzzo KH7 sulle zone critiche prima del lavaggio.
Lúcás, da Bruxelles
- Ammorbidente? Un po’.
- Temperatura? 40°C.
- Programma? Un’ora.
- Sbiancante o candeggina? Solo sbiancante.
- Lo stendi su gruccia? No, su fili per il bucato.
- Lo stiri da umido? No, ma con vapore.
- Frequenza? Una volta a settimana.
- Età del karategi? Cinque anni.
- Come pulisci le macchie? Spazzolo a mano collo, polsini e zone sudate prima della lavatrice.
Conclusioni
- Un po’ di detersivo basta. molti non usano ammorbidente, altri ne usano pochissimo.
- Massimo 40°C anche se la marca consiglia 30°C, qualche cliente preferisce salire un po’ per eliminare le macchie più difficili.
- Programmi brevi: meglio lavaggi sotto l’ora.
- No alla candeggina: alcuni usano sbiancanti delicati, ma mai candeggina pura.
- Stiro a secco: tutti confermano quanto indicato nelle istruzioni ufficiali.
- Lava solo quando serve per farlo durare più a lungo.
- Pretrattamento delle macchie: usa spazzola e sapone prima della lavatrice, anche un prodotto sgrassante o smacchiatore per le zone critiche.
Un ultimo consiglio: I karategi Shureido sono realizzati a mano a Okinawa (Giappone). Il loro bianco ha un riflesso leggermente azzurrato, pensato per conservarne la brillantezza nel tempo e prevenire l’ingiallimento del tessuto.
Speriamo che questi consigli ti aiutino a mantenere il tuo karategi come nuovo per molto tempo!
Hai un trucco da condividere? Scrivicelo: aiuterai altri karateka a mostrare sempre un karategi impeccabile… come nei mitici spot degli anni ’80!