Descrizione
È uno degli strumenti più importanti del Kobudo di Okinawa. Il primo riferimento registrato a questo strumento risale al XVII secolo in un documento che ne riporta l’uso e la descrizione. Il termine deriva dall’abbreviazione di rokushakubō. Il termine Bō è generalmente utilizzato per indicare un’asta di circa 180 cm. Il suo uso principale era quello di amplificare la forza di un colpo grazie alla leva o al movimento inerziale dell’artista marziale. O anche per raggiungere gli oggetti.
La maggior parte delle arti marziali che utilizzano le armi includono la tecnica Bō. La sua origine risale ai tempi antichi, quando i guerrieri samurai persero la punta dello yari e rimasero con un Bō rudimentale.
Il Bōjutso è un’arte marziale giapponese dedicata all’uso del Bō. Le tecniche di utilizzo si basano su controllo, blocco, prese, spazzate, prese, colpi, spinte o dislocazioni e immobilizzazioni articolari.